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Villgratental nell’Osttirol

22 Novembre 2016 - Turismo
Villgratental nell’Osttirol

La valle Villgratental situata nell’Osttirol austriaco, la si scopre a poco a poco, mentre si procede lungo la piccola strada che porta fino in fondo alla valle. Ammirando le case, innanzitutto, che sono in pratica tutte di legno e non ce n’è una che stoni con i ripidi prati verdi tutt’intorno.

O fermandosi alla WegeIate Sàge, l’antica segheria veneziana ancora funzionante, che sfrutta la forza dell’acqua del torrente, gigantesca macchina che porta la mente le enormi fatiche di un tempo.

O magari pedalando lungo il sentiero che porta a Oberstalleralm, in una totale immersione nei profumi del bosco, ancora più forti quando ci si ferma un attimo perché le gambe hanno bisogno di riposo, tra i muschi bagnati di rugiada e i le radici contorte degli abeti

Perché nella Villgratental si scopre che è possibile resistere al progresso e nello stesso tempo essere al passo con i tempi, anzi precederli, visto quella moda del ritorno alla natura che tanto fa parlare ovunque di sé (ma raramente corrisponde a realtà).

D’altronde, anche uscendo dalla valle, non è che l’Osttirol sia intasato di folle oceaniche, neppure ad agosto. Non gridatelo troppo in giro, ma pure le altre valli laterali non troppo lontano – la prima parte della Lesachtal, la Virgental, la Defereggental- sono l’ideale per una vacanza all’insegna della tranquillità.

E anche la stessa valle della Drava, ovvero l’Alta Pusteria, che arriva fino a Lienz, nonostante le strade e gli hotel e una più massiccia presenza di strutture e infrastrutture, rimane pacifica.

Almeno a vederla dalle due ruote: perché ricordiamoci che la pista ciclabile san candido lienz è giustamente una delle più famose, rilassanti, scenografiche, panoramiche ciclabili alpine.

E non vale passare per la Villgratental senza aver inforcato una bicicletta e averla provata almeno in un senso (da San Candido a Lienz), anche perché vi vogliamo ricordare che poi per il ritorno c’è sempre la comodità del treno austriaco. A meno che non siate allenati e vogliate sfruttare tutti i 366 chilometri e arrivare fino a Maribor, in Slovenia …

E poi ci sono gli Alti Tauri. Che non sono montagne molto popolari da noi in Italia ma molto conosciute in Germania, eppure sono talmente belle da essere protette dal parco nazionale più grande delle Alpi e dell’Europa centrale. Della loro bellezza ci si rende conto in poco tempo, percorrendo l’Osttirol verso nord, a mano a mano che lo sguardo si avvicina al Grossglockner e al Grossvenediger, cime perennemente innevate, le più alte dell’Austria con i loro tremila e passa metri.

Il nome Venediger richiama ancora una volta Venezia (Venedig in tedesco), e in effetti, secondo un’ antica leggenda, un giorno alcuni pastori videro una montagna di ghiaccio che risplendeva nell’aurora mattutina, e nella montagna il riflesso di una lontana città sul mare … Ma miraggi a parte, il bello degli Alti Tauri è l’infinita possibilità di escursioni perfettamente segnalate e adatte per tutte le gambe.

Eppure a noi piace perché qui si trova qualcosa che altrove non esiste più da tempo, natura incontaminata e un’ottima enogastronomia.