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Riforma costituzionale, ecco cos’è e cosa prevede

23 Novembre 2016 - Cultura e Società
Riforma costituzionale, ecco cos’è e cosa prevede

Il 4 dicembre del 2016 il popolo italiano sarà chiamato ad esprimere il proprio voto in merito alla riforma costituzionale approvata in aprile dal Parlamento italiano. Una riforma costituzionale, come suggerisce l’etimologia stessa della parola, prevede una modifica della costituzione, o meglio di una parte di essa. La riforma promossa dal premier Renzi intende incidere su alcuni articoli della nostra Carta Fondamentale, oltre che mettere mano sull’intero titolo V. Tra gli articoli da modificare anche l’art 70, il quale attualmente costituisce la base del nostro bicameralismo perfetto: l’art 70 infatti riconosce ai due rami del Parlamento pari poteri.

LA RIFORMA COSTITUZIONALE IN PUNTI

Da un recente sondaggio in merito alla riforma costituzionale è emerso che quasi l’80% degli italiani non ha chiaro cosa comporti effettivamente la riforma costituzionale rispetto al nostro sistema legislativo e parlamentare. In sintesi questi sono i punti salienti della riforma:

ABOLIZIONE DELLO CNEL E DELLE PROVINCIE

Nel progetto di modifica del titolo V della nostra costituzione rientra inoltre l’abolizione delle provincie, le quali diventeranno enti di secondo livello, a vantaggio senza dubbio delle cosiddette città metropolitane. A questo và ad aggiungersi l’abolizione del consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il quale ad oggi svolge la funzione primaria di esprimere dei pareri, solo su richiesta espressa del Governo o delle regioni. Tuttavia tale funzione è di norma attenuata dalla considerazione che tali pareri non hanno mai avuto carattere vincolanti, e sono del tutto bypassabile nel caso in cui questi dovessero risultare negativi o sfavorevoli.