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La vera storia del Presepe: origini e curiosità

16 Agosto 2021 - Cultura e Società
La vera storia del Presepe: origini e curiosità

Il Presepe è una tradizione e scoprire la sua vera origine non è semplice. Bisogna considerare il fatto che nel tempo tantissime scritture hanno messo l’accento su considerazioni e caratteristiche di origine storico più o meno certificate.

Come leggiamo e approfondiamo attraverso artepresepe, questa è una tradizione di origine medievale e rappresenta in toto la natività di Gesù. Le composizioni possono avere statue di varie grandezze – piccole o grandi – con materiali differenti. Le stesse vengono poi posizionate all’interno di location che  ricostruiscono quello che era il tipico villaggio del tempo.

Tra collinette, case e personaggi che lavorano –  il vero centro del Presepe è la grotta/capanna con all’interno Maria – Giuseppe e Gesù bambino posizionato la notte tra il 24 e 25 dicembre come detta la storia. La famiglia è accompagnata dal Bue e dall’Asinello che hanno avuto il compito di scaldare il bambino appena nato.  A tutto questo, come anticipato, la scenografia viene arricchita da tantissimi elementi come i pastori, gli angeli, la stella cometa, le pecore sino all’arrivo dei tre Re Magi il 6 gennaio.

La vera origine del Presepe

Per comprendere l’origine del Presepe bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo. Le prime tracce sono state trovare all’interno di alcuni versi del Vangelo di Luca e Matteo riportando la nascita di Gesù a Betlemme durante il regno di Erode.

La rappresentazione figurativa della storia di questo Presepe si ha nel terzo secolo d.C. sulla via Salaria a Roma, all’interno delle catacombe di Priscilla. Questa infatti è ritenuta essere la rappresentazione storica più antica, successivamente ripresa da molti artisti del ‘400 che si dedicarono alla sua rappresentazione su tela.

Per fare un esempio, si ricorda l’adorazione dei Magi di Botticelli e la Navità di Giotto.

Dopo di questo è arrivato un momento molto importante che passa dalla rappresentazione artistica a quella concreta. Questo momento si colloca nel 1223 grazie a San Francesco d’Assisi che per realizzare una rappresentazione “plastica” del Presepe ha chiesto autorizzazione a Papa Onorio III.

Una volta che San Francesco ha ottenuto l’autorizzazione da Roma, il tutto è partito con una mangiatoia dentro la caverna di Greccio – nel bosco. Poi perché fosse tutto più reale ha portato un bue e un asino: la notte di Natale si racconta abbia raggruppato tutte le persone che non sapevano leggere descrivendo loro la natività.

Come si è diffuso il presepe

Nel momento in cui San Francesco ha avuto questa idea di raffigurazione con rappresentazione plastica del Presepe, negli anni successivi le persone hanno iniziato a nutrire un forte interesse per l’argomento.

Dal Trecento sino al Seicento si hanno moltissime testimonianze di Presepi all’interno delle chiese per poi divulgarsi nelle case o nei giardini. Il periodo più florido e importante è il Settecento, con una rappresentazione della natività che ha interessato ogni parte di Italia coinvolgendo soprattutto Napoli.

La città di Napoli ha potuto aggiungere valore alla rappresentazione con una ricerca dei personaggi, espressioni differenti e scultori che si dedicavano solo a queste statuette. Oggi come ieri è sicuramente la zona dove si respira la vera tradizione del Presepe, sviluppata nel tempo e che raccoglie persone da ogni parte del mondo.