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Il Montepulciano d’Abruzzo storia e caratteristiche 

3 Febbraio 2019 - Prodotti
Il Montepulciano d’Abruzzo storia e caratteristiche 

Fra tutti i vini che vengono prodotti nella regione abruzzese, certamente il Montepulciano d’Abruzzo è quello più famoso in assoluto. Il Re dei vini abruzzesi è anche uno di quelli più famosi e venduti in tutto il territorio italiano, molto apprezzato per le sue tonalità, la gradazione media, la sua versatilità. 

Il Montepulciano d’Abruzzo risulta uno dei prodotti più acquistati online. Questo vino è sempre più richiesto anche all’estero, il che rende l’idea di quanto sia amato in tutto il territorio italiano e di come sappia accompagnarsi bene ad ogni tipo di ricetta a base di carne, ma anche ai formaggi della tradizione abruzzese e non solo.

Già richiamato da Gabriele d’Annunzio nelle sue opere, il Montepulciano d’Abruzzo è uno dei primi tre vini Doc di tutta Italia. Il suo vitigno, resistente e forte, da anni permette di produrre questo gioiello versatile. Le origini del Montepulciano d’Abruzzo sono estremamente antiche: si pensi che già lo scrittore greco Polibio, vissuto nel 206 prima di Cristo, ne decantava nei suoi scritti il sapore e le sue virtù che erano ritenute addirittura terapeutiche. Il Montepulciano d’Abruzzo ha una storia che è profondamente attaccata al territorio, ed è il frutto di una storia locale da più di cento anni. 

Il vitigno Montepulciano d’Abruzzo non va confuso con il Montepulciano che viene coltivato in Toscana e che permette la produzione di un omonimo vino. Questo vitigno abruzzese si trova a suo agio nella regione abruzzese, specialmente nelle regioni montuose dell’interno, ma anche vicino alla costa. Esso viene coltivato nelle classiche pergole abruzzesi al filare basso a spalliera. I vitigni Montepulciano d’Abruzzo sono considerati abbastanza resistenti, e vengono coltivati su terreni collinari o anche su altipiani. L’altitudine che il vitigno sopporta non è superiore a 500 metri dal livello del mare, 600 metri, se il terreno è esposto bene al sole. Il vitigno tardivo permette una produzione abbondante. 

Questo vitigno generoso e molto resistente è stata la fortuna dell’Abruzzo perché gli ha permesso di produrre questo vino così famoso.  

Il Montepulciano d’Abruzzo 

Il vino Montepulciano d’Abruzzo è stato istituito come Doc nel 1968, e da quel momento è stato considerato uno dei grandi vini rossi italiani, fra i simboli della nostra cultura eno-gastronomica. Non a caso il Montepulciano d’Abruzzo è uno dei vini più diffusi in Italia e nel mondo: ogni anno vengono prodotte circa 100 milioni di bottiglie, nel 2017 c’è stato un ulteriore picco dell’esportazione del 13% rispetto all’anno prossima. 

La produzione del Montepulciano d’Abruzzo è consentita nelle province di Pescara e Teramo, Chieti e L’Aquila. 

Perché un vino possa essere definito Montepulciano d’Abruzzo deve essere prodotto quasi esclusivamente con uve del vitigno minimo. A queste uve, il disciplinare permette che si possano aggiungere anche altre uve sempre di vitigni abruzzesi rossi, ma al massimo al limite del 15%. 

Le caratteristiche organolettiche del Montepulciano d’Abruzzo sono le seguenti: al colore, esso si presenta di un rosso rubino molto intenso, con sfumature che tendono al viola e con la tendenza al granato. Al sapore è pieno, armonico, tende ad essere tannico e quasi asciutto; l’odore è intenso, di spezie e con note di frutti rossi. 

Il Montepulciano d’Abruzzo si accompagna molto bene con le grigliate di carne suina e anche con quelle di carne ovina, che sono tipiche dell’Abruzzo. Se è invecchiato si accompagna sempre bene alla carne; inoltre si sposa con formaggi pecorini e di stagionatura crescente, tenendo conto dell’invecchiatura del vino. Si tratta di un vino abbastanza versatile.