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Il 5G per l’industria

28 Febbraio 2019 - Aziende e Servizi
Il 5G per l’industria

Le connessioni iperveloci broadband sono destinate a rivoluzionare la nostra vita privata ma anche il settore della componentistica e l’ambito della produzione industriale. Nel contesto attuale, le aziende sono sempre più intelligenti. Tale tendenza si confermerà anche in futuro e si potrà beneficiare di risparmi considerevoli, sia dal punto di vista economico che sul piano dell’utilizzo dei materiali, grazie alla produzione iperconnessa. La flessibilità sarà una delle caratteristiche più importanti della fabbrica del futuro, che inoltre vanterà una notevole versatilità sul fronte della logistica, oltre che sotto il profilo produttivo.

Ma non è tutto, perché il 5G, che è la colonna portante del processo evolutivo in questione, condizionerà anche l’ambito della sicurezza, favorirà un incremento della qualità e garantirà un’ottimizzazione delle risorse. La quarta fase della rivoluzione industriale, insomma, farà in modo che le fabbriche smart del prossimo avvenire divengano più efficienti e più versatili. L’integrazione orizzontale e verticale della catena del valore dei prodotti sarà assicurata dalla blockchain, dall’Internet of Things e dall’intelligenza artificiale: si prospetta una nuova era per molti aspetti.

Il ruolo delle reti di quinta generazione sarà decisivo: esse stanno conoscendo uno sviluppo importante sia in termini di aggiornamento e miglioramento della capacità delle reti mobili, sia nella prospettiva di garantire una connettività wireless molto più diffusa rispetto a quella disponibile in questo momento. Bassa latenza e alta capacità saranno le peculiarità della connettività senza fili: ad approfittarne saranno le cosiddette industrie verticali, vale a dire gruppi di imprese o addirittura interi settori che realizzano, progettano, sviluppano, mettono a punto e distribuiscono prodotti simili.

La massive Machine Type Communications, indicata con la sigla mMTC, è una delle tipologie di comunicazione su cui lavora il 5G. Essa è programmata per garantire una penetrazione indoor eccellente e per mettere a disposizione un’area di copertura molto ampia, così che in un solo chilometro quadrato sia possibile assicurare la connessione di centinaia di migliaia di device che si basano sull’Internet delle Cose. Una delle peculiarità di questa tecnologia è da individuarsi nella capacità di garantire la connettività anche a device che si basano su hardware e su software dalle prestazioni limitate. In alternativa, si può fare riferimento alla eMBB, la enhanced Mobile Broadband, per mezzo della quale è possibile toccare picchi altissimi in termini di velocità di trasmissione dei dati: si parla di 20 giga al secondo per il downlink e di 10 giga al secondo per l’uplink. Un ulteriore vantaggio consiste nell’estensione della copertura, che è molto più ampia rispetto a quella di cui si può usufruire con il 4G.

Infine, un terzo tipo di tecnologia è l’URLLC, l’Ultra-Reliable Low Latency Communications, che è ritenuta indispensabile nelle applicazioni critiche: tale attributo viene riservato alle applicazioni che presuppongono alti livelli di affidabilità e una latenza al millisecondo. Con il 5G, a differenza di ciò che si verificava con il 4G o comunque con le reti delle generazioni precedenti, sulla stessa infrastruttura di rete possono essere gestite differenti tipologie di servizi nello stesso momento per effetto del network slicing, che permette di operare su tutte e tre le tipologie di comunicazione: in pratica, lo spettro viene suddiviso in porzioni, così che sulla stessa infrastruttura fisica diventi concreta l’opportunità di gestire in modo simultaneo più reti virtuali e logiche.

Per le fabbriche, una situazione simile non può che offrire margini di miglioramento e prospettive rosee: il settore manifatturiero, in particolare, potrebbe essere addirittura rivoluzionato grazie all’impiego contemporaneo delle tre tecnologie. In qualsiasi istante sarà possibile, grazie all’interconnessione, agire su tutti i punti della catena in tempo reale. Questo apre la porta a processi concatenati su cui si potrà lavorare in stabilimenti produttivi diversi, con macchine distanti migliaia di chilometri l’una dall’altra, nello stesso momento. Tali apparecchi potranno essere gestiti da remoto per mezzo di caschi a realtà aumentata, senza che il segnale possa dare origine a problemi, viste la sua affidabilità e la sua latenza. Questo è ciò che si intende quando si parla di fabbriche più versatili e più flessibili, mentre i sistemi sequenziali classici saranno messi da parte.

In questo scenario, un’azienda come Repcom è pronta ad accogliere le sfide che si presenteranno, grazie a una produzione all’avanguardia e a competenze avanzate.