La sicurezza della casa è diventata una priorità sempre più sentita per molte famiglie italiane: lo testimonia un importante aumento nelle vendite di accessori come antifurto e finestre o porte blindate negli ultimi anni (+5% ogni anno dal 2018 al 2023). Ne abbiamo parlato anche nel nostro sito, in questo articolo.
Oggi il mercato offre diverse tipologie di antifurto, ognuna con caratteristiche e funzionalità specifiche per rispondere a esigenze diverse. In questa guida esploreremo i principali tipi di antifurto per la casa, analizzando i pro e i contro di ciascuno e fornendo consigli su come scegliere quello più adatto alla tua abitazione.
Antifurto perimetrale: la protezione del perimetro esterno
Un antifurto perimetrale protegge l’esterno dell’abitazione e scatta prima che un eventuale intruso possa entrare in casa. Questi sistemi si basano su sensori posizionati lungo il perimetro della proprietà, come muri, cancelli o porte esterne, e rilevano movimenti o tentativi di effrazione.
I sistemi perimetrali possono essere cablati o wireless e spesso utilizzano sensori a infrarossi, microonde o a ultrasuoni per rilevare movimenti sospetti. Tra i vantaggi troviamo la prevenzione dell’intrusione prima che il ladro entri effettivamente in casa, ma richiedono un’installazione precisa per evitare falsi allarmi, soprattutto se ci sono animali domestici.
Il suggerimento sempreverde per un’installazione di altissima qualità e performance dell’antifurto per la casa è di rivolgersi ad aziende specializzate, con un buono storico di installazioni e clientela soddisfatta: visitando questo sito https://www.betaautomation.it/antifurto-casa/ avrete accesso ad informazioni e contatti.
Antifurto volumetrico: protezione interna per ogni ambiente
L’antifurto volumetrico è pensato per proteggere gli spazi interni della casa e rileva ogni movimento all’interno delle stanze. Si tratta di una tipologia molto diffusa, che utilizza sensori volumetrici posti in punti strategici, come gli ingressi principali e le finestre. Quando i sensori rilevano una presenza, attivano l’allarme.
Come nel caso degli antifurti perimetrali, anche i sistemi volumetrici devono essere regolati scrupolosamente per evitare falsi allarmi.
Cablaggio: una soluzione stabile e duratura
Gli antifurti cablati richiedono un’installazione fissa, con cavi che collegano i vari sensori alla centralina principale. Questo tipo di sistema è molto stabile, poiché non è soggetto a interferenze, e garantisce una protezione continua senza dipendere da batterie che possono danneggiarsi o scaricarsi improvvisamente. Inoltre, gli antifurti cablati sono generalmente più complessi da disattivare per mano di un malintenzionato.
Sebbene l’installazione possa essere più complessa e costosa rispetto ai sistemi wireless, questi antifurti sono molto efficaci per abitazioni di grandi dimensioni o per chi desidera un sistema a lungo termine senza doversi preoccupare di manutenere le batterie.
Antifurto wireless: versatilità senza fili
Gli antifurti wireless sono molto popolari per la loro facilità di installazione e la possibilità di espandere il sistema aggiungendo nuovi sensori o dispositivi. Questi sistemi si basano su connessioni wireless, e i sensori comunicano con la centralina tramite onde radio.
Un vantaggio degli antifurti wireless è la facilità di installazione e la flessibilità: ad esempio, vengono spesso scelti da chi vive in affitto e non può effettuare importanti lavori di cablaggio o installazioni complesse. Tuttavia, possono essere soggetti a interferenze, soprattutto se in casa ci sono altri dispositivi wireless come modem Wi-Fi e impianti collegati alla rete.
Le statistiche
Secondo i dati del Censis, tra il 2006 e il 2015, i furti nelle abitazioni italiane sono aumentati del 127%, con una media di quasi 700 furti al giorno nel 2015 (puoi leggere qui un articolo).
Una situazione simile è quella delle attività commerciali, come evidenziato dallo studio CNA sui tassi di acquisto di impianti antifurto, sistemi di videosorveglianza, cablaggi, porte blindate e tapparelle anti-intrusione.