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Decreto Crescita 2019 dal Bonus Condizionatori alle scadenze fiscali, le novità

29 Luglio 2019 - Casa
Decreto Crescita 2019 dal Bonus Condizionatori alle scadenze fiscali, le novità

Dopo un lungo iter parlamentare, è stato pubblicato in Gazzetta il c.d. Decreto Crescita, che riscrive il calendario delle prossime scadenze fiscali, oltre a variare e/o prorogare alcune parallele misure di natura fiscale.

Nel Decreto Crescita 2019 sono previste numerose agevolazioni fiscali sia per le imprese che per i privati. In modo particolare, come si legge sul sito Emiliaimpianti.it, azienda che si occupa della vendita di condizionatori a Modena, sono previsti sconti per tutti gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Infatti, è proprio la sostituzione di climatizzatori, condizionatori e caldaie tra gli aspetti più interessanti di questa manovra, in quanto le detrazioni fiscali arrivano fino al 65%. Vediamo quali sono i principali interventi.

Calendario delle scadenze fiscali 2019

Dopo i tanti moniti dei Commercialisti, il Decreto Crescita ha ufficializzato la proroga dei versamenti fiscali di imprese e professionisti soggetti all’applicazione degli ISA, acronimo di Indicatori Sintetici di Affidabilità che, a partire dall’anno di imposta 2018, sostituiscono i tanto criticati Studi di Settore.

Le critiche non hanno risparmiato neanche il nuovo strumento, la cui modulistica ed i cui software applicativi sono stati diramati dall’amministrazione finanziaria con notevole ritardo rispetto alle tempistiche previste dallo Statuto del Contribuente.
Al fine di consentire agli operatori di settore di applicare gli ISA con la giusta ponderazione nel calcolo delle imposte dovute dai contribuenti loro clienti, è pertanto occorsa la proroga del termine di esecuzione dei versamenti IRPEF, IRES, IRAP ed IVA che originariamente sarebbero venuti a scadere tra il 30 giugno ed il 30 settembre 2019, che quella relativa alla presentazione telematica dei correlativi modelli dichiarativi.

Il calendario delle scadenze fiscali revisionato dal Decreto Crescita prevede:

30 settembre 2019: termine di primo versamento delle imposte scaturite (a saldo per il 2018 ed in acconto per il 2019) dai Modelli Redditi ed IRAP di persone fisiche (imprese e professionisti) e società soggetti ai nuovi ISA;

2 dicembre 2019: termine per la presentazione telematica dei Modelli Redditi ed IRAP relativi all’anno di imposta 2018.

Riapertura termini rottamazione-ter con il Decreto Crescita 2019

Anch’essa da più parti invocata all’originaria scadenza del 30.04.2019 (quando il sovraccarico dei sistemi di Agenzia Entrate Riscossione precluse a molti la possibilità di aderire all’ultimo momento), il Decreto Crescita accorda ai contribuenti che intendano mettersi in regola con le cartelle ricevute tra il 2000 ed il 2017 un’ulteriore finestra di accesso alle misure note come Rottamazione-Ter, Saldo e Stralcio.

Attraverso un apposito emendamento, ne è stato così stabilito il nuovo calendario:

31 luglio 2019: termine per presentare adesione alla Rottamazione Ter o al c.d. Saldo e Stralcio;

31 ottobre 2019: termine entro cui Agenzia Entrate Riscossione deve comunicare le somme dovute a fronte dell’adesione;

2 dicembre 2019: termine per il pagamento della prima o unica rata dovuta ai fini della definizione agevolata, secondo la scelta operata in sede di adesione.

Dal Bonus Condizionatori 2019 al Super Ammortamento

Fatture Elettroniche: il termine per l’emissione è portato da 10 a 12 giorni dalla data di esecuzione dell’operazione.

Super Ammortamento: è confermata l’agevolazione per gli acquisti di beni strumentali eseguiti tra il 01.04 ed il 31.12.2019 e per gli acquisti realizzati entro il 30.06.2020 se, al 31.12.2019, è stato accettato l’ordine da parte del venditore e versato un acconto del 20%.

Mini IRES: è prevista la riduzione graduale dell’aliquota IRES (22,5% per il 2019, 21,5% per il 2020, 21% per il 2021, 20,5% per il 2022, 20% per il 2023) per le Società diverse dalle Banche che reinvestono gli utili conseguiti accantonandoli a riserva, nel limite della variazione positiva del loro patrimonio netto.

Bonus Condizionatori: è possibile detrarre il costo di acquisto, dal 50 al 65%, al variare del tipo di intervento eseguito e della qualità dell’efficientamento energetico realizzato.