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Come lavorare nella conservazione ambientale

11 Giugno 2022 - Cultura e Società
Come lavorare nella conservazione ambientale

Voler essere parte attiva nella protezione del pianeta e in particolare della conservazione ambientale è un obiettivo molto nobile che sempre più persone vogliono raggiungere.

Sentiamo continuamente parlare di battaglie per il rispetto degli animali e dell’ambiente, ma si tratta di un tema che oltre alla semplice teoria e divulgazione dell’informazione necessita di pratica a azioni concrete.

Per fare la propria parte è possibile perciò lavorare proprio nel contesto della conservazione ambientale, e per farlo sono molteplici le strade che è possibile intraprendere.

La buona notizia inoltre è che i cosiddetti Green Job sono in crescita costante.

Divulgazione scientifica

Ovviamente prima della pratica, presenta comunque la sua importanza anche la teoria. Per questo, un primo modo per lavorare nella
conservazione ambientale è proprio diventare un tramite tra ciò che accade e le persone. Purtroppo non tutti conoscono le profonde crisi ambientali del pianeta, o le condizioni di particolari habitat o specie animali e vegetali a forte rischio estinzione.

Per questo, un primo modo per dare il proprio contributo in questa battaglia è la divulgazione scientifica, ovvero portare le dovute informazioni nel modo giusto al grande pubblico. Sensibilizzare le persone su questi temi è fondamentale, poiché a loro volta e nel loro piccolo potrebbero contribuire e fare la loro parte.

Se sei dunque un giornalista, un articolista, uno scrittore, un documentarista, o pratichi altre professioni di questo genere, puoi pensare di specializzarti nella
produzione di contenuti a scopo divulgativo proprio sul tema della salvaguardia e della conservazione dell’ambiente. Prendere coscienza del problema è il primo passo per superarlo, e se ogni persone fosse realmente informata su ciò che accade potrebbe fare del proprio meglio per la salvaguardia del mondo in cui viviamo e di chi vi abita.

Fotografia naturalista

Ecco un altro prezioso modo per lavorare nella conservazione ambientale: occuparsi della documentazione fotografica naturalista. L’immagine ad oggi è uno dei modi più potenti per comunicare, e proprio in merito all’importanza delle tematiche rivolte all’ambiente, la fotografia può essere un mezzo davvero molto utile. Tutte le persone più creative, che amano la fotografia e, soprattutto, la natura, possono utilizzare l’immagine per documentare la bellezza della natura rappresentando il paesaggio in maniera unica e personale.

In merito alla conservazione ambientale, il principale obiettivo di un fotografo naturalista è sensibilizzare il pubblico e fargli comprendere che quella bellezza può sfuggire di mano se non trattata e conservata nel modo giusto. Quella del fotografo naturalista è una professione particolare e forse non adatta a tutti dato che implica un forte contatto con la natura spesso in solitudine.

I mezzi per fare buone fotografie al giorno d’oggi si possono trovare con facilità, ma non è altrettanto facile sapersi confrontare con paesaggi sconfinati, animali selvatici e habitat che necessitano di particolare attenzione. Si tratta dunque di una professione che va intrapresa solo se legata a una forte passione e propensione, e che in tale contesto può fare veramente la differenza.

Ecologia

Diventare ecologo è indubbiamente un altro modo per poter lavorare nella conservazione ambientale, poiché l’ecologia ha come soggetto proprio

gli ecosistemi, e nello specifico l’analisi scientifica delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente. Un ecologo contribuisce in questo contesto studiando i diversi ecosistemi e il loro funzionamento, e intervenendo nel momento in cui gli equilibri tra ambiente e esseri viventi vengono meno.

Gli equilibri degli ecosistemi, purtroppo, vengono continuamente disturbati da diversi fattori, tra i quali in maniera importante troviamo proprio le attività umane. L’obiettivo di un ecologo professionista è dunque ripristinare i giusti equilibri per permettere all’ecosistema di continuare a vivere, questo attraverso specifiche tecniche acquisite tramite un adeguato percorso di studi e la giusta esperienza.

Inoltre, è importante sapere che chi decide di intraprendere la propria strada nell’ecologia può anche specializzarsi in particolari settori di questa disciplina come ecologia del paesaggio, industriale, comportamentale, delle acque interne, culturale oppure urbana e sociale. A seconda del settore di riferimento, un ecologo può poi contribuire alla conservazione ambientale applicando sul campo i risultati delle proprie ricerche; progettando e monitorando aree e attività del patrimonio ambientale; occupandosi di sfruttamento sostenibile; progettando bonifiche, e in molti altri modi.

Veterinaria specie selvatiche

Ecco un altro nobilissimo modo per fare la propria parte nel contesto della conservazione ambientale. Sono sempre di più le specie selvatiche a rischio estinzione e che necessitano di cure non sempre facili da attuare. Se vuoi dare un grosso contributo in questo, il modo migliore è specializzarsi in veterinaria per specie selvatiche.

Si tratta di un lavoro non semplice poiché non si ha a che fare con animali domestici o di compagnia in un pratico studio veterinario, ma ci si ritrova davanti a specie selvatiche di ogni tipo e non semplici da gestire, magari anche in ambienti difficile e talvolta pericolosi.

Ad ogni modo, quella del veterinario di pecie selvatiche è una
figura essenziale in questo contesto, poiché in grado di aiutare, con l’ausilio di strumentazioni adeguate, animali in difficoltà che altrimenti non avrebbero altre possibilità. Tutto ciò necessita ovviamente della giusta preparazione sia teorica, attraverso un adeguato percorso di studi, sia pratica grazie all’esperienza sul campo.

Volontariato

Il modo più semplice per dare il proprio contributo nella conservazione ambientale è il volontariato. Ovviamente non è un’azione alla portata di tutti dato che si tratta di un lavoro a base volontaria senza retribuzione, ma è fondamentale citarlo perché
la maggior parte del concreto contributo viene proprio da qui.

Ad oggi è infatti possibile partecipare a progetti di volontariato in tutto il mondo come quelli riportati da Keep the Planet per aiutare popolazioni in difficoltà, ripristinare specifici habitat naturali e portare avanti la conservazione della fauna selvatica. E ancora, fare ricerca scientifica, recuperare e curare animali domestici in difficoltà, dare il proprio aiuto in centri di riabilitazione per animali o contribuire alla conservazione degli ambienti marini.

Ma non è tutto, poiché vi sono davvero tantissimi progetti, e in queste poche righe sarebbe impossibile citarli tutti. Basti pensare che soltanto nel nostro Paese, è possibile prendere parte a progetti per la tutela delle isole, fare volontariato nei parchi nazionali, proteggere i lupi selvatici, dare il proprio contributo nella conservazione delle tartarughe marine, lavorare con gli orsi e portare avanti ricerche scientifiche molto importanti.

In altre parole, chiunque voglia avvicinarsi al volontariato in merito alla conservazione ambientale, troverà davanti a sé un’ampia scelta di progetti ai quali prendere parte.