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Come affrontare la Depressione

5 Novembre 2016 - Salute
Come affrontare la Depressione

La depressione è riconosciuta come patologia psichiatrica, o anche disturbo dell’umore, secondo quanto previsto nel Manuale Diagnostico dei disturbi mentali (DSM IV). Viene considerata a tutti gli effetti una malattia invalidante che coinvolge le varie sfere della vita di un uomo, quella affettiva, lavorativa e soprattutto sociale, per non parlare dell’incidenza negativa che essa ha sulle abitudini alimentari e sulla qualità del sonno di una persona, quindi sulla salute non solo mentale di dell’individuo, ma anche e soprattutto fisica.

Sintomi

Chi soffre di depressione presenta, bassa autostima di se, poca fiducia nel futuro, non prova alcun piacere nello svolgere le azioni quotidiane, possiede pensieri continuativi di morte, si sente inutile e impotente di fronte alla vita, con sensazione di stanchezza, affaticamento, diminuzione o aumento di appetito, mancanza di sonno oppure continua voglia di dormire.

I dati

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che sono circa 350 milioni di persone a soffrire di depressione e che le stime tendono ad aumentare, portando tale disturbo a divenire la malattia del secolo, si riscontra che sia presente più nella popolazione femminile piuttosto che in quella maschile. Ancora nel nostro paese la depressione viene sottovalutata, e provoca un senso di vergogna e spesso anche di colpa in coloro che ne sono affetti, poco considerata o etichettata come falsa e spesso inventata, nonostante sia un disturbo che può portare invece gravi conseguenze, e che se non curata addirittura la morte.

Come si affronta

La depressione è comunque una malattia che deve essere affrontata come tale, quindi i parenti o amici che rilevano in persone care dei sintomi propri del disturbo, e’ bene che si rivolgano agli specialisti, i quali daranno dei suggerimenti utili al fine di intervenire in maniera adeguata rispetto al paziente, il quale potrebbe anche non collaborare e rifiutare la presenza di un disturbo o problema, ad esempio per la paura di essere etichettato, o per la difficoltà di pensare di perdere tempo e soldi per qualcosa che secondo lui non esiste.

Quindi si tratta di un problema assai delicato l’accettazione di avere un disturbo così grave, anche per quello che società pensa. L’unica cosa da fare è prendere coscienza del fatto che il disturbo non è impossibile da curare, che bisogna intervenire per poter star bene e che ci sono dei rimedi per poter combattere questa malattia. I  rimedi sono: farmacologici per lo più attraverso l’assunzione di antidepressivi, ma che devono comunque essere associati anche a psicoterapia.

Diagnosticare la depressione

La depressione è un disturbo assai diffuso nel modo, anche se può presentarsi con sintomatologie assai diverse, ad esempio si è rilevato che nei migranti provenienti da paesi Africani, è più difficile diagnosticare un disturbo depressivo, in quanto esso si presenta con manifestazioni fisiche, ad esempio gastriti, dolori addominali, mal di testa frequenti; sintomi differenti rispetto a quelli che noi solitamente attribuiamo a chi soffre di depressione, quindi diviene difficoltoso effettuare una diagnosi corretta.

La depressione come malattia diffusa

Sicuramente a tutti sarà capitato di avere dei periodi caratterizzati da particolare tristezza o mal d’umore, in questo caso si può parlare di episodi di depressione piuttosto lieve, perchè non continuativi, e non duraturi.

Depressione clinica

Perché venga diagnosticata la depressione di tipo clinica quindi un vero e proprio disturbo psichiatrico è necessario che lo stato depresso si prolunghi per diverso tempo, almeno 15 giorni ininterrottamente, per tutto l’arco della giornata, incidendo negativamente sulla qualità della vita di una persona.

Solitamente al  all’umore depresso, alla tristezza e alla sensazione di totale fallimento, si aggiungono riduzione o aumento del peso corporeo, rallentamento dell’attività motoria o il contrario, iperattività, difficoltà di concentrazione o di prendere decisioni, ma quello che prevale è la considerazione negativa e di totale inutilità verso se stessi fino addirittura ad odiarsi o volere morire, con il pericolo che il soggetto metta in atto anche azioni suicide.

Ovviamente perché si parli di un disturbo depressivo, non è necessario che la persona presenti tutti i sintomi sopra elencati, ma che siano comunque continuativi.

Disturbo bipolare e depressione

I sintomi depressivi possono anche presentarsi in alternanza con stati di euforia ed eccitamento, in questo caso si è di fronte ad un altro tipo di disturbo che viene riconosciuti dal DSM come episodi depressimi o misti all’interno di un disturbo bipolare.

La depressione è comunque un disturbo di tipo cronico dunque, per chi ne è affetto, esso può ripresentarsi varie volte durante tutta la vita. Il primo episodio è legato solitamente ad eventi delicati o anche dolorosi, che il soggetto percepisce come devastanti ai quali può seguire un periodo cupo o triste, in realtà per gli episodi depressivi che si susseguono, è più complicato rilevare gli eventi scatenanti in quanto solitamente non legati a fattori esterni.

Come molte malattie la depressione può portare anche alla morte, infatti circa il 15% di coloro i quali soffrono di un disturbo depressivo finiscono con il suicidarsi. Infatti, proprio per questo non bisogna mai sottovalutare questa malattia e sminuire chi ne soffre.

Cause della depressione

La depressione è un disturbo dell’umore, le cause possono essere molteplici, per semplicità si possono distinguere quelle di tipo biologico, psicologiche o ambientali e fisiche. Le prime sono legate principalmente a fattori di tipo genetici ed ereditari, infatti chi ha un parente o un genitore che soffre o ha sofferto di depressione, ha molte più probabilità che il disturbo si presenti, rispetto a coloro i quali non hanno nessun famigliare con tale malattia.

Fattori psicologici e ambientali

I fattori psicologici o ambientali, invece possono riguardare ad esempio traumi o esperienze pregresse, lutti, divorzi o conflitti di coppia, perdita del lavoro, povertà, oppure traumi vissuti durante l’infanzia, come abusi, violenza o abbandono, che possono esporre l’individuo ad una maggiore probabilità che il disturbo si presenti. Può accadere che i vari fattori si intersechino, ma non è comunque certo che la depressione si presenti in assenza di elementi esterni da cui il disturbo  può avere origine, dunque non c’è sicurezza che una persona potenzialmente soggetta a tale disturbo finisca per ammalarsi. Quindi solitamente la depressione è un disturbo che è causato da eventi particolarmente stressanti nella vita di una persona, i quali portano all’emergere dei sintomi tipici.

Le malattie che portano alla depressione

Ma la depressione può essere anche legata alla scoperta di essere affetto da malattie fisiche che conducono la persona ad un’aspirale di tristezza e difficoltà di reagire, come può essere per chi soffre di cancro, leucemia ecc, o semplicemente a seguito di un esaurimento nervoso; persino cattivi stili di vita, come obesità e sedentarietà, possono esserne la causa.

In ogni caso la teoria più valida è che la depressione sia legata alla presenza di più fattori scatenanti, rilevando che anche il carattere di una persona sia elemento fondante per la sua insorgenza.

Dati OMS

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, rilevano che la depressione è attualmente aumentata rispetto al passato, riscontrata soprattutto tra i soggetti in età compresa tra i 30 e i 45 anni di età, collocata al secondo posto tra le malattie più disabilitanti.

Ugualmente è diminuita l’età di insorgenza, oggi abbiamo molti più adolescenti che se sono affetti, oltre che agli anziani, mentre prima la malattia riguardava soprattutto individui adulti.

Disturbi dell’umore

Tra i disturbi dell’umore ritroviamo, il disturbo bipolare, in cui la depressione si presenta alternata a stati di eccitamento ed eccessiva euforia; il disturbo depressivo maggiore (DDM); la depressione reativa; il disturbo distimico; fino al disturbo disforico premestruale PMDD.

Curare la depressione:

La depressione è una malattia che può essere curata, prima di tutto è necessario che l’individuo prenda coscienza del fatto di avere un disturbo comunque importante. Quindi bisogna capire che è  di fondamentale importanza intervenire per poter star bene e che ci sono dei modi efficaci per combattere questa malattia.

I rimedi

I rimedi sono per lo più farmacologici, attraverso l’assunzione di antidepressivi, soprattutto per i casi medi o gravi. Ma spesso le sole medicine non sono sufficienti, esse devono essere associate a terapie cognitivo-comportamentali (TCC), che si concretizzano nell’aiuto di uno specialista in materia con cui approfondire le cause del disturbo.

La TTC si concentra sul far si che il paziente prenda coscienza di cosa effettivamente gli succede, sviluppando la capacità di attivare modalità di pensiero e comportamenti funzionali, dando particolare rilevanza alla cura finalizzata alla ricaduta, partendo dal presupposto che la depressione è un disturbo che per la maggior parte delle volte tende a ripresentarsi.

Rimedi naturali e prevenzione

Per i casi meno gravi o per prevenire il disturbo, si possono associare rimedi naturali, come: l’ago puntura, il pilates, lo yoga e altre tecniche di rilassamento; la meditazione, che oggi si stanno sviluppando molto velocemente nel nostro paese. Rimedi che consentono di prendersi cura di se stessi, suggeriti anche a prescindere dalla presenza del disturbo o meno, per limitare lo stress, come cura alla freneticità della vita quotidiana.

Potrebbe anche risultare utile al fine di prevenire la depressione, quella di avere più attenzione in merito ad una corretta alimentazione: non saltare i pasti, senza rinunciare a due spuntini al giorno, per aiutare il vostro corpo a mantenere stabili gli zuccheri nel sangue, limitando così pericolose oscillazioni del vostro umore; oppure scegliendo dei cibi che consentano di mantenere alto il vostro umore, senza esagerare, come la cioccolata, o le banane, anche assumere un certo quantitativo di acido folico può essere ottimo, ad esempio facendovi prescrivere degli integratori, infatti è provato che bassi livelli di acido folico possono generare irritabilità e disturbi del sonno, tipici degli stati depressivi; sarebbe meglio evitare la caffeina o quantomeno ridurne l’assunzione.

Limitare la vita sedentaria è un altro aspetto da non sottovalutare, soprattutto per coloro che per lavoro devono passare molto tempo seduti, magari dedicarsi un ora al giorno a camminare, passeggiare all’aria aperta ed esporsi al sole con le dovute precauzioni. Anche fare esercizio fisico può essere utile, in quanto porta il nostro corpo a rilasciare endorfine, antidepressivo naturale.

Depressione in soggetti tossicodipendenti

La depressione è un disturbo che affligge anche soggetti che presentano altre problematiche, come i tossicodipendenti o gli alcol-dipendenti, è provato che solitamente chi ha una dipendenza da alcol  o stupefacenti, per la maggior parte dei casi presenta sintomi depressivi.

Dati

Infatti è stato rilevato che l’80% dei soggetti con dipendenze manifestano sintomi depressivi, di questi la metà è affetto da disturbo depressivo maggiore (DDM). In realtà non è chiaro se è la droga che porta all’emergere del disturbo o chi è potenzialmente soggetto a questo tipo di malattia tende ad essere più vulnerabile.

In questi pazienti da una parte si osserva lo squilibrio psichico che l’abuso di sostanze provoca, dall’altra l’assunzione continuativa e massiccia di farmaci o altre sostanze psicotrope, elimina nel corpo la produzione naturale di elementi che ci consentono di provare le normali sensazioni di benessere, questo squilibrio è dato anche dalla carenza di alimentazione adeguata che è legata all’uso di tali sostanze.

L’isolamento conseguenza della depressione e sintomi

Un altro aspetto della depressione per chi fa uso di sostanze è l’isolamento che ne provoca, da amici e famigliari, legato soprattutto ai guai con la legge che spesso sopraggiungono. Oltre al verificarsi di un declino generale di tutti gli aspetti della propria vita, chi abusa di droghe o di farmaci si trova generalmente a presentare i tipici sintomi della depressione, senso di inutilità, di impotenza di fronte alla vita, apatia, tristezza, mancanza di interesse, auto-svalutazione, fino a deliri e stati di angoscia, rallentamento motorio o agitazione, attacchi di panico, insonnia; alcuni di questi possono anche essere scambiati per i tipici sintomi da astinenza.

Aiutare un tossicodipendente depresso

Per riuscire ad aiutare un soggetto tossicodipendente che presenta anche un disturbo di depressione, prima di tutto è necessario che si renda conto di avere un problema reale e che accetti di farsi aiutare, quindi per chi sta accanto ad un paziente con queste problematiche, significa avere la prontezza e la capacità di percepirne i segnali, la forza e la pazienza di starle vicino.

E’ sempre necessario tenere presente che i tossicodipendenti non riescono a ragionare in maniera abbastanza lucida, è bene che il paziente desideri guarire, eventualmente presso strutture adeguate che con la presenza di equipe multi-professionali, consentano di affrontare sia la depressione che la dipendenza.

Molti sostengono però che la morbosità tra le due possa compromettere la completa guarigione, incidendo negativamente sul trattamento terapeutico, i sintomi depressivi possono aumentare la possibilità di ricaduta nella droga e nello stesso tempo l’utilizzo di farmaci antidepressivi causare effetti collaterali per via dell’astinenza.

Se stai cercando un aiuto concreto, lo Dott.ssa Monia Ferretti Psicologa con studio ad Ascoli Piceno e Padova, da quasi 10 anni fornisce alle persone gli strumenti validi per uscire da situazioni difficili e riprendere in mano la propria vita.