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Arredare con il vino: come rispondere a questa nuova tendenza

11 Maggio 2022 - Arredamento e Design
Arredare con il vino: come rispondere a questa nuova tendenza

In Italia, si sa, siamo appassionati e amanti di molte cose e, per questo, siamo anche famosi in tutto il mondo. Cibo, arte e motori, ma anche vino e design. E se fino ad oggi pensavi che non ci potesse essere un legame tra arredamento e vino, questo articolo ti farà ricredere.

In un mondo in cui arredare casa diventa il mezzo per comunicare un nostro, intimo, messaggio, il vino cessa di essere solo bevanda e diventa uno strumento perfetto.

Ma cosa significa arredare con il vino? Quale collegamento c’è tra questi due mondi? E come può, il nettare degli dèi fungere anche da decorazione?

Scopriamo tutto in questo articolo dedicato ad una forma nuova e particolare di design domestico: l’arredamento con il vino.

Cosa significa arredare con il vino?

Le nuove tendenze in fatto di arredamento parlano chiaro: agli italiani piace sempre di più basare parte del proprio arredo sulla passione per il vino. Le bottiglie non sono più solo dei contenitori, ma diventano veri e propri pezzi da esporre.

Questo è reso possibile dalla sempre maggiore offerta di mobili e oggetti di complemento che richiamano l’arte del buon bere. E se un tempo l’immaginario collettivo vedeva una cantina sotterranea di una casa in campagna, relegando queste passioni a famiglie facoltose, oggi è tutto diverso.

Chiunque sia un wine lover o aspiri a capirne un po’ di più, può arredare la propria casa a tema vino, scegliendo per esempio di acquistare una delle tante cantinette per vino esistenti sul mercato e posizionarla nel proprio appartamento.

Certo, per realizzare un arredamento con stile nulla può essere lasciato al caso. L’obiettivo non è sfoggiare un accessorio per impressionare gli ospiti, ma quello di comunicare l’amore autentico per il vino e per il buon gusto nell’arredare gli spazi.

Per questo è necessario organizzare gli ambienti con cura e seguire una serie di accorgimenti specifici, perché il vino non va solo esposto bene ma va anche conservato al meglio.

L’importanza di conservare bene il vino

Se vuoi arredare casa sfoggiando con orgoglio la tua collezione di vini, è bene che tu conosca nel dettaglio l’importanza di conservare bene le bottiglie.

Nessuno vorrebbe trovarsi davanti ad un’esposizione di vini che è uno spettacolo per gli occhi, per poi scoprire che le papille gustative non la pensano allo stesso modo e che il vino si è tristemente rovinato. Anche se esiste una nuova ricerca che mostra come eliminare il sapore di tappo dal vino mal conservato, pensiamo sia sempre meglio prevenire invece che curare.

Per far sì che il tempo sia amico delle tue bottiglie di vino e non mini il loro gusto e valore, ci sono dei fattori che bisogna tu tenga a mente.

Arredare con il vino senza il timore che si rovini

Se sei innamorato del succo di Bacco e stai pensando di usare le tue bottiglie per arredare casa, accertati prima di conservarle in modo corretto, seguendo questi importanti accorgimenti.

La temperatura deve essere costante, perché gli sbalzi termici possono rovinare il vino. Inoltre si dice che la temperatura deve essere medio-bassa, di solito tra i 12 e i 15 gradi. I vini bianchi, i frizzantini e i rosati preferiscono le temperature più basse, mentre i rossi corposi possono tenere anche temperature superiori, fino a massimo 18° gradi.

Occhio all’umidità: né troppa né troppo poca. L’ambiente in cui si trova il vino deve avere un’umidità che non vari troppo e che deve oscillare dal 65% al 75%. Se l’umidità fosse più bassa, l’ambiente secco creerebbe delle reazioni per cui il vino potrebbe uscire dai bordi del tappo, nonostante sia ermetico. Al contrario, un’umidità superiore potrebbe nel tempo far nascere intorno al tappo dei microorganismi responsabili dei sentori negativi del vino.

Anche la posizione della bottiglia è molto importante. La regola d’oro prevede di posizionarla distesa in orizzontale o con un’inclinazione di 5 gradi. Il tappo costantemente bagnato dal vino resta così umido e blocca meglio gli attacchi dell’ossigeno esterno, mentre l’inclinazione permette ai sedimenti di rimanere depositati sul fondo.

No luce, vibrazioni e odori forti. La luce diretta del sole è una minaccia per il vino, così come eventuali vibrazioni che possono dividere le componenti del vino. Se le bottiglie restano in ambienti dove ci sono odori persistenti e intensi, come per esempio le vernici, potrebbero avere ripercussioni sulle qualità olfattive.

Quale stile per arredare a tema vino?

Ora che hai tutte le informazioni necessarie per conservarlo bene, vediamo come il vino può integrarsi con il tuo arredamento.

La scelta dello stile è importante ed è tutta tua. Sia che tu abbia una taverna al piano di sotto o un open space in città, puoi arredare a tuo gusto spaziando dal rustico al pop, dall’antico all’ultra moderno.

Le ultime tendenze di design per l’arredo a tema vino mostrano due filoni contrapposti, ovviamente nel mezzo puoi creare tutte le sfumature di grigio che più fanno al caso tuo.

C’è chi decide di valorizzare il proprio living con una cantinetta di design dall’alta efficienza energetica, chi preferisce un mobile in legno vintage e chi, invece, opta per fissare alle pareti dei porta vino estrosi e originali.

Arredare con il vino, però, non significa solo scegliere i mobili dove conservare il vino. Per rendere i tuoi ambienti davvero unici e dimostrare la tua passione, puoi anche ricercare degli oggetti a tema.

Da qualche tempo vanno molto di moda le botti in legno, semplicemente ristrutturate o anche rivisitate con creatività. Queste, a seconda della dimensione e degli spazi, possono essere utilizzate come piani di appoggio o come sedute, magari coprendole con dei cuscini di arredo che richiamino i tessuti di casa.

Se vuoi arredare con un forte richiamo al vino, puoi anche attrezzarti per realizzare un arredamento stile wine bar. Anche qui non hai che l’imbarazzo della scelta, con mille scelte che vanno dall’industrial con il metallo e i toni scuri, fino ai locali del proibizionismo anni ‘20.