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Acque reflue per combattere la siccità: è una soluzione praticabile?

17 Novembre 2022 - Aziende e Servizi
Acque reflue per combattere la siccità: è una soluzione praticabile?

Negli ultimi anni la siccità è diventata un serio problema per il nostro Paese ed è sempre più difficile riuscire ad avere delle scorte idriche adeguate in modo da affrontare il periodo estivo, dove le piogge sono sensibilmente inferiori rispetto alle altre stagioni.

La crisi idrica estiva, solo in Italia, ha portato circa 250 mila imprese agricole (il 33% del patrimonio imprenditoriale) a produrre in perdita a causa della mancanza di acqua, che si è sommata recentemente all’inflazione e all’aumento dei costi dell’energia. Si stima che moltissime aziende agricole sono sul baratro della chiusura a causa delle crescenti difficoltà.

La scarsità di acqua, infatti, ha portato gli agricoltori a dover irrigare anche coltivazioni che normalmente si sarebbero nutrite delle precipitazioni atmosferiche (ad esempio il grano), con il conseguente aumento dei costi.

Questo aumento si è riversato così sul settore industriale e sui consumatori finali.

Inoltre, lo sfruttamento di risorse idriche destinato ad altre finalità, ha provocato non pochi disagi nella popolazione. In moltissime zone del sud Italia è stato addirittura imposto un razionamento dell’acqua per uso domestico in alcune fasce orarie della giornata.

In Europa la situazione non è di certo più positiva e negli ultimi periodi l’Unione Europea ha stabiliti alcune linee guida da far adottare al settore agricolo per ridurre il consumo di acqua e lo sfruttamento di risorse, tra cui:

Proprio su quest’ultimo punto è importante concentrarsi: le acque reflue, spesso e volentieri, sono poco sfruttate, lasciando così un’enorme opportunità di risparmio in ambito economico e ambientale.

 

Acque reflue domestiche e industriali: che cosa sono?

Le acque reflue sono le cosiddette acque nere, cioè lo scarto delle nostre abitazioni provenienti da lavandini, docce e wc.

Si suddividono in acque reflue domestiche, cioè quelle appena citate, e acque reflue industriali, cioè quelle derivanti dalla lavorazione e dai servizi di edifici dove si svolge un’attività commerciale o industriale.

Per acque reflue industriali si intendono anche, ad esempio, le acque di scarico di cucine di ristoranti e bar.

A seconda della loro provenienza necessitano di un trattamento più sofisticato per ridurre residui organici e inorganici che le renderebbero nocive per l’uomo se riutilizzate immediatamente.

Le acque reflue, in particolar modo quelle industriali, non possono essere riutilizzate in alcun modo se non preventivamente trattate, perché contengono residui organici e inorganici nocivi per la nostra salute.

 

Trattamento delle acque reflue industriali: come avviene e a che cosa serve

Il trattamento delle acque di scarto provenienti da attività commerciali e industriali avviene tramite appositi impianti per il trattamento delle acque reflue industriali. All’interno della pagina citata troverete un vasto articolo di approfondimento di Dora Baltea, azienda leader in Italia per la progettazione di sistemi di trattamento e depurazione di acque reflue industriali e domestiche, con la possibilità di consultare la scheda tecnica e il funzionamento specifico di ogni dispositivo.

Questo trattamento permette così di depurare acque che andrebbero disperse e renderle disponibili, una volta riciclate, per scopi irrigui in agricoltura, diminuendo così notevolmente i costi, lo sfruttamento delle risorse idriche e facendo così un enorme favore al nostro pianeta in termini di sostenibilità delle nostre attività.