Oggi come oggi, tutte le statistiche vedono i pensionati italiani sempre più in fuga all’estero. Ormai, non si tratta più di emigrazione giovanile in cerca di mercati del lavoro più dinamici e maggiori opportunità, ma anche di emigrazione della terza età.
Per la maggior parte, si tratta di persone tra i 68 ed i 75 anni d’età, che ricevono una pensione medio bassa, tra i 1.000 ed i 2.000€ mensili. La maggior parte di questi pensionati emigranti, viene spinta da un potere d’acquisto sempre più rivisto al ribasso, a fronte di un costo della vita sempre più alto e di una tassazione non certo tra le più basse d’Europa.
Purtroppo, i pensionati italiani oggi non se la passano male, e per quelli di loro che possono, soprattutto single e di sesso maschile, è preferibile emigrare all’estero con la propria pensione. Molti paesi, permettono di ottenere visti e permessi indeterminati, per tutti quei pensionati che dimostrano di possedere una pensione che supera una certa soglia, differente da paese a paese.
Inoltre, in molti paesi del mondo come Brasile, Thailandia, Messico o in Europa Cipro o Malta, sia grazie alla minore tassazione, sia in alcuni casi grazie alla rivalutazione della pensione per il cambio con la moneta del posto, è possibile per queste persone condurre una vita molto diversa da quella in Italia.
Ad esempio, il Brasile, permette a chiunque percepisca una pensione superiore a 1.500€, di ottenere un visto permanente per stare liberamente nel paese. Con il cambio in Reais inoltre, è possibile condurre una vita tranquilla, potendo togliersi anche qualche sfizio.
FINANZIAMENTI PER PENSIONATI RESIDENTI ALL’ESTERO
Ma cosa succede nel caso si necessiti di un prestito o di un finanziamento? In questo caso, è possibile cercare due opzioni, richiedere un prestito nel paese estero, oppure, tramite consolato in Italia.
Per quanto riguarda la prima ipotesi, secondo quanto riportato da prestitiperpensionatiok.it è possibile richiedere un prestito per pensionati nel paese estero dove si risiede, presentando il passaporto come documento d’identità, un documento che attesti la domiciliazione nel paese e la documentazione tradotta da traduttore giuramentale, riguardo alla propria situazione finanziaria, come la pensione erogata, la dichiarazione dei redditi o beni immobili a proprio nome.
Di norma si tratta di procedure non proprio semplicissime, ma che con un po’ di pianificazione è possibile evadere. Inoltre, spesso le condizioni per prestiti erogati all’estero, sono molto più vantaggiose rispetto a quelle in Italia.
È invece possibile effettuare la richiesta di prestito in Italia, tramite gli uffici consolari, contattando una finanziaria od un istituto di credito italiano e richiedendo la cessione del quinto. In questo caso, sarà direttamente l’INPS a pagare l’istituto di credito in Italia, tramite trattenuta diretta sulla pensione, anche se si tratta di pensione erogata all’estero.
Un’altra possibilità, è quella di richiedere un prestito vitalizio ipotecario, con il quale è possibile richiedere un prestito mettendo un’ipoteca vitalizia su un immobile di proprietà. In questo caso, si potrà ricevere un prestito fino al 50% del valore dell’immobile, a condizioni economiche differenti a seconda dell’età del richiedente, dello stato di salute e dell’importo richiesto in base al valore dell’immobile.
Con questo tipo di prestito, il titolare dell’immobile può tranquillamente usufruire della casa fino alla sua morte, senza dover rimborsare nulla al creditore. Al momento della sua morte, l’istituto di credito potrà contattare i familiari del defunto che avranno due possibilità, o far vendere l’immobile all’asta ed eventualmente prendere una parte della vendita in caso di surplus.
Oppure, saldare il prestito contratto dal familiare defunto, e riscattare l’intero immobile. In alcuni casi, è possibile riscattare il prestito attraverso la concessione di un ulteriore finanziamento, con il quale si estinguerà il debito precedente.