Quante volte hai sentito nominare nella stessa frase o addirittura come sinonimi le parole naturale, organico, biologico ed ecologico? Molte volte, forse anche troppe volte. Devi sapere infatti che questi termini, pur avendo molto in comune, non sono sinonimi né tanto meno sono sempre sovrapponibili.
L’errore più grave è quando il termine organico viene confuso con il termine biologico. Potresti pensare che in fondo siano la stessa cosa, ma in realtà ci sono delle differenze che è opportuno conoscere. Capire le differenze tra organico e biologico ti aiuterà moltissimo quando devi acquistare o usare un cosmetico, un capo d’abbigliamento o del cibo.
Quali sono le differenze tra organico e biologico?
Un prodotto organico è composto per l’appunto da sostanze organiche e quindi contiene al suo interno ingredienti di origine animale o vegetale. Andando più nello specifico le sostanze organiche hanno all’interno della loro struttura molecolare atomi di carbonio e idrogeno. I composti organici costituiscono tutti gli esseri viventi, sia animali che vegetali. I composti inorganici invece non presentano atomi di carbonio e tra questi rientrano i sali, gli acidi e i metalli.
Un prodotto biologico è composto da sostanze organiche, che però devono essere allevate o coltivate con metodo biologico e nel pieno rispetto di normative e rigidi standard qualitativi lungo tutta la filiera produttiva e di distribuzione. Cosa che invece non si può dire per un prodotto organico, che sicuramente non ha una derivazione artificiale ma non ci sono certezze sulle sue modalità etiche di produzione.
Se ad esempio acquisti un capo in cotone bio sei sicuro al 100% che l’intera filiera produttiva abbia seguito un percorso sostenibile, a basso impatto ambientale e senza alcun test di laboratorio su animali. Se anche sono stati utilizzati animali, le certificazioni biologiche assicurano che sono stati trattati bene. Un capo realizzato in cotone organico sicuramente è di origine naturale e non artificiale, ma non hai informazioni sicure sulle piante e sugli animali impiegati e sugli eventuali trattamenti con sostanze nocive.
Dove nasce l’equivoco tra biologico e organico?
Ma perché il termine organico è stato associato al termine biologico, pur avendo un significato piuttosto diverso? Tutta colpa degli inglesi…
A scuola sicuramente avrai studiato i cosiddetti “false friends”, i “falsi amici”, parole inglesi molto simili ad alcune parole italiane che però hanno un significato totalmente opposto. “Parents” ad esempio, che apparentemente significa “parenti”, in realtà significa genitori.
Allo stesso modo “organic” significa “biologico”, ma viene erroneamente tradotto con “organico”. Ecco perché usare organico e biologico come termini simili o peggio ancora sinonimi è sbagliato e può portare a gravi errori di valutazione.
Differenza tra biologico ed ecologico
Per una comprensione ancora più ampia è opportuno sottolineare anche la differenza tra organico ed ecologico, che però è più sfumata.
Un prodotto viene definito ecologico quando la sua produzione e le sue caratteristiche in generale sono finalizzate a ridurre l’inquinamento e quindi il suo impatto ambientale.
Le certificazioni di un prodotto ecologico possono essere dichiarate dallo stesso produttore, oppure essere verificate da apposite società certificatrici specializzate che richiedono requisiti ancora più rigidi.
Tra le certificazioni più famose possiamo citare l’NF Environnement, l’EKOenergy e l’Ecolabel UE. La certificazione ecologica di un prodotto può riguardare l’intero ciclo di vita o solo una parte di esso, a partire dalle materie prime utilizzate alla riduzione di emissioni di CO2, dalla distribuzione all’imballaggio fino al riciclaggio, il tutto nell’ottica del risparmio energetico.
Un prodotto ecologico è quindi sia ecosostenibile, quindi finalizzato a preservare la qualità dell’ambiente, sia ecocompatibile poiché mira a contenere l’impatto negativo sull’ambiente.
Qual è allora la differenza tra prodotto biologico ed ecologico? In realtà un prodotto biologico è anche ecologico, con la differenza che c’è un controllo ancora maggiore in fase di produzione. Un prodotto biologico per essere definito tale viene infatti sottoposto a controlli stringenti e continui in tutto il suo ciclo di vita. Inoltre nella sua produzione è vietato categoricamente l’uso di sostanze chimiche, tossiche, inquinanti e OGM.
Scegliere il biologico è la scelta migliore?
Ora che hai una panoramica più ampia, ti sarà più chiaro perché il biologico rappresenta una scelta etica e consapevole. Se parliamo di abbigliamento, i capi biologici si fanno preferire per una serie di vantaggi tangibili.
Durano molto più a lungo, quindi contrastano efficacemente la fast fashion che cavalcando l’ondata del consumismo sfrenato produce una quantità enorme di abiti e accessori a basso costo ma con un altissimo impatto ambientale.
I capi biologici inoltre offrono ottime prestazioni a livello di comfort, poiché assicurano una perfetta vestibilità ed essendo realizzati con materiali naturali e non trattati coccolano e proteggono le pelli più sensibili con estrema delicatezza, soprattutto quelle dei neonati e dei bambini, evitando allergie o dermatiti.
Se ti sta a cuore il benessere dell’ambiente e vuoi adottare uno stile di vita più sostenibile, il biologico è sicuramente la risposta migliore alle tue esigenze green.